venerdì 17 luglio 2009

MARE ACCESSIBILE

Avviato il tavolo di collaborazione tra Comune di Pomezia, Associazione Vialibera Onlus, stabilimenti balneari, associazioni di categoria, Confcommercio e Confesercenti. L’obiettivo è quello di fare del litorale di Pomezia un modello eccellente di accessibilità, fruibilità e qualità dei servizi.

Lunedì 6 luglio, presso l’Ostello di Torvaianica si è tenuto il primo incontro tra Amministrazione comunale, l’Associazione Vialibera, promotrice dell’iniziativa, ed i rappresentanti dei gestori degli stabilimenti balneari. Alla riunione, richiesta e fortemente sostenuta da Vialibera, erano presenti il vice sindaco Alba Rosa, il dott. Ing. Renato Curci, dirigente del Settore Lavori Pubblici, il Consigliere comunale Giancarlo Gatti, delegato del sindaco per la località di Torvaianica, il presidente di Vialibera Giampiero Castriciano, le associazioni di categoria, Confcommercio e Confesercenti. L’incontro è una delle positive conseguenze del Tavolo Tecnico contro le barriere architettoniche e la qualità della vita già da tempo avviato tra l’Associazione Vialibera ed il Comune di Pomezia. Il tema delle barriere architettoniche, della totale fruibilità del mare anche da parte delle persone disabili nonché l’offerta e la qualità dei servizi è stato al centro dell’attenzione della riunione. L’incontro si è svolto all’insegna della massima disponibilità tra imprenditori, Comune e Vialibera i quali hanno convenuto sulla necessità di avviare, fin dalla prima riunione, un percorso di stretta collaborazione per migliorare il litorale di Pomezia in termini di accessibilità, fruibilità e qualità dei servizi, puntando ad un obiettivo ambizioso: fare di questo pezzo di litorale romano un esempio eccellente per quanto riguarda l’assenza di barriere architettoniche e di servizi all’avanguardia. Il vice sindaco Alba Rosa si è impegnata a lavorare affinché si possano snellire al massimo le procedure burocratiche, semplificare laddove possibile gli adempimenti di leggi e regolamenti per dare priorità alle esigenze del progetto in questione. Di comune accordo si è quindi deciso di procedere fin da subito ad una rapida ricognizione della situazione di ogni singolo stabilimento per verificare ciò che può essere migliorato ed eventualmente integrato o modificato con nuovi interventi per i quali Vialibera si è detta disponibile a mettere in campo gratuitamente tutta la propria esperienza e collaborazione.
La riunione, aggiornata a giovedì 16 luglio, con gli stessi partecipanti, ha visto la presenza dell’arch. Alfonso Gurreri, consulente del Comune di Pomezia per le barriere architettoniche. I rappresentanti degli stabilimenti balneari hanno messo in luce la necessità di affrontare immediatamente il problema relativo alle norme regolamentari del Comune che disciplinano la materia. In particolare si chiede, non solo di snellire le procedure ma anche di prevedere autorizzazioni per l’accessibilità di più lunga durata allo scopo di permettere anche la fruibilità del mare per l’intero anno solare.
L’arch. Gurreri ed il Tavolo Tecnico hanno previsto a breve termine la delimitazione di almeno due parcheggi riservati ai disabili per ogni stabilimento, l’accessibilità ai servizi principali e si sono messi gratuitamente a disposizione per qualunque tipo di consulenza tecnica. Nei prossimi giorni, di concerto con gli imprenditori, si procederà ad una visita agli stabilimenti per rilevare lo stato attuale dei luoghi e programmare gli eventuali interventi per la prossima stagione balneare. Prossimo incontro giovedì 30 luglio.

Pomezia, 17.07.2009

Dieta e disturbi cardiovascolari Ipertensione: i benefici dell'acido glutammico

Dalla rinomata rivista LE SCIENZE ho estratto l’articolo che allego, riguardante studi rivolti a prevenire l’ ipertensione arteriosa.
Da un attento esame, si desume che una sana alimentazione e soprattutto una dieta diversificata può contribuire a tenerci in buono stato.
Franco Capozi (Consigliere Direttivo Vialibera)


A un aumento del 4,72 per cento dell'introito giornaliero è correlata una diminuzione media della pressione sistolica di 1,5-3,0 mmHg e di 1,0-1,6 mmHg di quella diastolica
Il consumo di un comune aminoacido che si trova nelle proteine vegetali potrebbe essere associato a una pressione sanguigna più regolare: è quanto ha concluso una ricerca pubblicata sulla rivista “Circulation: Journal of the American Heart Association”.
I ricercatori hanno riscontrato infatti come a un aumento del 4,72 per cento dell'introito giornaliero di acido glutammico sul totale delle proteine assunte con la dieta era correlata una diminuzione media della pressione sanguigna sistolica di 1,5-3,0 millimetri di mercurio (mmHg) e di quella diastolica di 1,0-1,6 mmHg.
"Tali variazioni possono sembrare trascurabili per un individuo; tuttavia, su ampia scala, considerando per esempio una intera popolazione, rappresentano una riduzione potenzialmente importante”, ha spiegato Jeremiah Stamler, primo autore dello studio. “Si stima che una riduzione della pressione sistolica media della popolazione di 2 mmHg potrebbe abbattere i tassi di morte per ictus del 6 per cento e la mortalità per patologie coronariche del 4 per cento”, ha commentato Stamler, professore emerito del Dipartimento di medicina preventiva della Feinberg School of Medicine della Northwestern University in Chicago, in Illinois.
Sulla base dei dati sulla popolazione statunitense raccolti nelle statistiche 2009 dell'American Heart Association 2009, si tratterebbe di risparmiare la vita, rispettivamente a circa 8600 e 17.800 persone all'anno.
Nel corso dello studio, i ricercatori hanno analizzato i dati di 4680 persone di età media pari a 40 anni che vivono in 17 aree rurali e urbane in Cina, Giappone, Stati Uniti e Regno Unito raccolti nell'ambito dell'International Study on Macro/Micronutrients and Blood Pressure (INTERMAP). Quest'ultimo è uno studio di popolazione progettato con l'obiettivo di chiarire il ruolo di diversi nutrienti nell'eziologia dell'ipertensione, un disturbo con una notevole prevalenza nella popolazione di mezza età. Stamler e colleghi hanno analizzato i risultati di otto test della pressione arteriosa e delle analisi delle urine, corredati da questionari relativi alle abitudini alimentari.
"Sebbene il nostro gruppo di ricerca come altri abbia già in passato rilevato un'associazione tra un maggiore consumo di proteine vegetali e più bassi valori di pressione arteriosa, si tratta in questo caso del primo studio che ha analizzato nello specifico l'importanza dell'acido glutammico”, ha concluso Ian J. Brown, coautore dello studio e ricercatore del Department of Epidemiology and Public Health dell'Imperial College London.
I ricercatori sottolineano tuttavia come non esistano attualmente dati sugli effetti della supplementazione con prodotti di sintesi a base di questo aminoacido e che pertanto si sentono di raccomandare soltanto di migliorare le abitudini dietetiche per un maggior controllo dei disturbi e delle patologie connesse all'ipertensione. (fc)

Le scienze