lunedì 6 dicembre 2010

Invito alla Tavola Rotonda

Convegno-Tavola Rotonda
PROMOSSA DA VIALIBERA ONLUS

La Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità: impegni ed obblighi dei Comuni

mercoledì 15 dicembre 2010 – ore 16,00

Centro Anziani “Nuova Florida”
Via Reggio Calabria, 9 – Nuova Florida, Ardea (Roma)

L’obiettivo del Convegno è illustrare la Convenzione ed indicare ai Comuni i loro
obblighi e gli impegni possibili per l'applicazione concreta delle norme.

COORDINA: Rosanna Impiccini, giornalista

Ore 16,15:
Saluti del Sindaco di Ardea, prof. Carlo Eufemi

RELATORI:

Ore 16,30
Prof. Bruno Tescari, Presidente FISH Lazio e Lega Arcobaleno
“La Convenzione ONU: proclama di Diritti e Doveri, quindi di Pace”

Ore 16,45
Dott. Roberto Romeo, Membro Fand e Consigliere Anglat
“I trasporti: per il diritto alla mobilità"

Ore 17,00
Prof. Giampiero Castriciano, Presidente Vialibera
“Le barriere architettoniche per l'autonomia e la qualità della vita”

Ore 17,15
Associazione Leg.Arco. Alessandra Colonna
“L’assistenza e il diritto di scelta”

Ore 17,30
Associazione UFHA. Luciana Gennari
“Scuola dell’obbligo”

Ore 17,45
Dott. Carlo Rossetti, Presidente Nazionale Aisa,
Resp. Naz. Disabilità Parlam. Eu.
“Il diritto alla cultura e l'accessibilità al turismo”

Ore 18.15
TAVOLA ROTONDA: Gobbi – Tescari – Iotti – Rossetti - Romeo
coordina: Rosanna Impiccini

CONCLUSIONI: Documento di impegni su cui si chiede la firma

CHIUSURA DEI LAVORI: Ore 20,00

PARTECIPANO:

I Sindaci e gli Assessori ai Servizi Sociali di Pomezia, Anzio, Nettuno, Consiglieri comunali, la stampa, associazioni, partiti politici, sindacati, comitati, Polizia Municipale, Carabinieri, Guardia di Finanza, singoli cittadini.

Per informazioni: cell. 329.0567398

venerdì 3 dicembre 2010

Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità: impegni ed obblighi dei Comuni. Tavola rotonda con Ardea, Pomezia, Anzio e Nettuno.


Mercoledì 15 dicembre 2010, alle ore 16,00, presso il Centro Anziani “Nuova Florida”, in Via Reggio Calabria, 9 – Nuova Florida, Ardea, (Rm) l'Associazione Nazionale Vialibera Onlus organizza una tavola rotonda per illustrare la Convenzione Onu sui diritti delle persone disabili. L'obiettivo del convegno è quello di indicare ai Comuni di Ardea, Pomezia, Anzio e Nettuno quali sono i loro obblighi e gli impegni possibili per l'applicazione concreta delle norme stabilite a livello internazionale.
Entrata in vigore nel maggio 2008, la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità è nata dalla mobilitazione generale delle organizzazioni di tutto il mondo impegnate nel campo della promozione dei diritti delle persone con disabilità. Essa costituisce un traguardo storico nella lotta contro la violazione dei loro diritti. Essa è il primo Trattato sui diritti umani del 21° secolo ed è anche quello che è stato ratificato più velocemente dal maggior numero di nazioni. Il principio ispiratore della Convenzione è che il welfare e la carità devono essere sostituiti dal riconoscimento dei diritti e dalla garanzia della libertà. Le nazioni che la ratificano sono obbligate a combattere gli stereotipi negativi e i pregiudizi e a promuovere nelle persone con disabilità la consapevolezza delle loro abilità e del loro contributo alla società. Le nazioni dovranno inoltre garantire che le persone con disabilità avranno il diritto a vivere su una base di equità con le altre persone. L'accesso agli spazi pubblici e agli edifici, così come il trasporto, l'informazione, la comunicazione, l'assistenza domiciliare e scolastica dovranno essere migliorati.
L'Italia ratifica la Convenzione nel 2009 con la legge n. 18. Da qui scaturiscono impegni ed obblighi ben precisi per tutti gli apparati dello stato e per gli enti locali.
Tra i relatori alla tavola rotonda ricordiamo personaggi importanti a livello nazionale come il prof. Bruno Tescari, presidente della Fish Lazio e della Lega Arcobaleno, il dott. Carlo Rossetti, presidente nazionale dell'Aisa, il dott. Roberto Romeo, consigliere Anglat e membro della Fand nonché rappresentanti delle associazioni nazionali.
Di tutto rilievo sarà la partecipazione del Comune di Ardea con il sindaco Carlo Eufemi, l'Assessore alle Politiche Sociali, dott. Massimiliano Gobbi ed il Consigliere comunale Riccardo Iotti, membro della Consulta Anci Giovani.

lunedì 22 novembre 2010

La risposta delle associazioni alla tragedia sociale del Lazio


Esistono periodi storici in cui il degrado culturale, etico e morale raggiunge livelli così bassi da mettere in discussione perfino le grandi conquiste del passato relative al progresso della civiltà soprattutto dal punto di vista dei diritti sociali. Una classe politica, per la maggior parte ignorante, senza cultura, senza intelletto, spesso senza neanche il vanto di aver letto un libro in tutta la propria vita, volge naturalmente il proprio sguardo alle cose becere per le quali trova un interesse straordinario. Diceva Platone: “Finché i filosofi non saranno re o i re ed i principi di questo mondo non avranno lo spirito e i poteri della filosofia...le città non avranno mai fondamenta solide; no, e neppure la razza umana”. Viviamo, oggi più che mai, in una tale situazione. Lo smantellamento dello stato sociale e l'aggressione sistematica ai diritti delle persone senza forti rappresentanze sono il segnale inequivocabile che siamo governati sia a livello centrale che periferico da persone ignoranti e, a dir poco, senza virtù. Rimaniamo nella Regione Lazio. In poco più di cinque mesi la giunta Polverini ha sferrato un attacco senza precedenti al sistema sanitario regionale e a tutto l'impianto sociale che è stato faticosamente costruito fino ad oggi. Tagli dissennati e mancanza di programmi seri e credibili, sostenuti ahimé anche da accoliti più o meno sinceri, ma sicuramente interessati, stanno mettendo in discussione il diritto alla salute, all'assistenza sociale, alla prevenzione, all'autonomia della persona, alla qualità della vita e perfino ad una prospettiva di vita ai limiti della sopravvivenza per molte persone disabili ed anziani. Che cosa fanno le associazioni di fronte a questo disastro? Fino ad oggi ha prevalso la linea della collaborazione, della concertazione, dei tavoli di lavoro, delle proposte, della tolleranza di fronte anche all'elusione di precisi obblighi di legge. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Da qui nasce l'esigenza di interrogarsi e di interrogare. Sabato 2 ottobre 2010 le associazioni facenti parte della Lega Arcobaleno si riuniscono e viene accolta la proposta di Vialibera: organizzare un seminario o più seminari in cui ripensare alla politica associativa in termini nuovi e più incisivi. Il primo seminario si svolge così presso la sede della Provincia di Roma il 10 novembre 2010. Emerge unanime il consenso ad una totale inversione di rotta. Ma non si sono ancora definiti meglio i profili di una nuova politica e soprattutto gli strumenti per reagire alla tragedia che stiamo vivendo. Da parte nostra queste sono state le proposte:
1)lavorare per un nuovo concetto di disabilità non più come elemento circoscritto e quasi avulso dalla società ma come caratteristica insita nello stesso tessuto sociale;
2)sulla base di questa nuova concezione, coinvolgere strati sempre più ampi della popolazione a cui si richiede una riflessione più realistica sulla disabilità in funzione della quale la collettività ha il dovere di programmare strutture e servizi in rapporto alle esigenze della persona, indipendentemente dalle loro limitazioni fisiche o sensoriali;
3)interrompere qualunque forma di collaborazione con le istituzioni non disponibili concretamente tangibilmente al confronto e all'applicazione rigida e puntuale delle norme costituzionali ed ordinarie in materia di diritti sociali;
4)attrezzarsi per uno scontro duro e frontale in cui le istituzioni devono essere considerate e percepite al servizio del cittadino e non viceversa;
5)attuare tutte le azioni di disobbedienza civile.

lunedì 15 novembre 2010

Il disastro sociale nel Lazio


E' tempo di bilanci e molto probabilmente la già grave situazione sanitaria e assistenziale peggiorerà. Ci diranno che “non ci sono i soldi”. Bugiardi! I soldi ci sono, eccome! Eccoli: ogni giorno sborsiamo 1,5 milioni di euro per la guerra in Afghanistan; 40 milioni già versati per la “ricostruzione” di quel paese; 560 euro all'anno pro-capite per il mantenimento dei nostri armamenti; l'acquisto degli F-35 (120 milioni di dollari l'uno!) che altri paesi non vogliono più perché troppo costosi (ma noi li acquistiamo!), e inoltre: gli stipendi milionari degli amministratori delegati delle aziende miste, le macchine blu blindate ai prefetti e alle loro mogli, le loro feste, le auto con autista ai dirigenti, ai presidenti di commissione, ai consiglieri delegati, ai generali, ai colonnelli, pensioni opulente a deputati, senatori, consiglieri regionali, compensi ai consulenti ecc. ecc. Una quantità di soldi impressionante! Sono tutti “intoccabili” e allora si taglia altrove, si toglie la pensione alle persone down, si riducono servizi assistenziali e di riabilitazione, si fa pagare il maxi ticket anche ai nullatenenti, si tenta di togliere l'assegno di accompagnamento ai disabili che invece ha una ragione costituzionale di esistere, si vessa la parte più debole della società solo perché non è organizzata e non ha la forza contrattuale che invece hanno altre categorie di cittadini. Per rimanere nel Lazio, ogni anno sborsiamo 8,6 milioni di euro ad un consorzio, il Cosisan, che fa capo alla Confindustria e che avrebbe il compito di controllare la spesa! Ma a questo non si mette mano! Per risparmi irrisori, si chiudono di fatto 24 ospedali, si smantellano molti pronto soccorso sostituiti da “punti di primo intervento” con scarse capacità assistenziali, si tagliano oltre 2800 posti letto, si congestionano ulteriormente e si metteranno in difficoltà i grandi ospedali e si attaccano centri di cura e di prevenzione per la disabilità come il CTO di Roma e il CPO di Ostia! Nel 2009 nel capitolo di bilancio delle Politiche Sociali della Regione vi erano stanziati 120 milioni di euro, nel 2010 ve ne sono 80, nel 2011 ve ne saranno 45 e nel 2012 – tra 14 mesi – ve ne saranno appena 11. Un vero disastro ed un attacco frontale e senza precedenti ai gravissimi problemi sociali della nostra regione: non sarà possibile finanziare le essenziali attività sociali delle Province, dei Comuni né si potranno elaborare e finanziare i Piani di Zona, l'assistenza alle persone in gravissime condizioni, i servizi di riabilitazione e quelli per l'autonomia. Qualunque necessità, anche primaria, non avrà alcuna speranza di essere soddisfatta e tanto meno si potranno proporre nuove idee e progetti: chi tenterà di farlo farà una semplice operazione demagogica, di basso profilo politico e socialmente scorretta! La signora Polverini in soli 5 mesi ha fatto un “piano sanitario” regionale! Questo la dice lunga! Nel 1993, mi ci vollero 8 mesi di lungo e difficile lavoro per improntare il Piano di Smaltimento dei Rifiuti della Provincia di Roma (dopo disatteso e stravolto da chi mi seguì all'Assessorato all'Ambiente). Eppure si trattava di rifiuti! E di una sola provincia! La situazione è drammatica ed investe persone indifese, anziani, disabili, famiglie, disoccupati e potenzialmente tutti noi, vittime rassegnate e talvolta complici di una politica stolta, attuata spesso da persone incapaci, senza scrupoli, con una visione culturale miope e villana. Di fronte a questa tragedia le associazioni sono chiamate a riunire le loro forze con nuovi strumenti di difesa. Tutti noi dobbiamo essere ormai coscienti che solo uno scontro frontale, senza compromessi, può salvare le conquiste che in tantissimi anni di lotta sono state raggiunte, volte unicamente al rispetto del diritto, della legalità e della dignità umana.
Giampiero Castriciano

lunedì 8 novembre 2010

Seminario per una nuova strategia delle associazioni

Mercoledì 10 novembre 2010 dalle ore 15,00 alle 19,00 si terrà un seminario presso la sede della Provincia di Roma, Via IV Novembre 119/A, Sala della Pace, pianterreno di Palazzo Valentini. Il seminario, proposto dall'Associazione Vialibera Onlus alla FISH Lazio e alla Lega Arcobaleno, e accolto all'unanimità nel corso di una recente riunione, intende fare il punto sulla grave situazione del mondo della disabilità sempre più dimenticato, attaccato e vessato non solo dal Governo centrale ma anche dalle istituzioni inferiori come regioni, provincie e comuni e perfino da una parte della società civile dedita più alla salvaguardia di interessi particolari e circoscritti che non al bene collettivo. L'obiettivo del seminario è quello di individuare nuove strategie, nuovi strumenti di lotta e una nuova partecipazione anche attraverso un ripensamento dell'impostazione culturale e politica che fino ad oggi ha contraddistinto le varie associazioni del settore.Sappiamo tutti che stiamo passando un periodo tremendo, che probabilmente peggiorerà con la vicina stagione dei bilanci di previsione 2011. La riunione sarà anche un primo passo verso quegli "stati generali" delle associazioni che si effettueranno a febbraio su spinta della stessa Provincia.Il risultato del seminario è legato al numero di associazioni, di soci e di singoli cittadini che vi vorranno partecipare. Per questo è importante la vostra presenza e il vostro contributo in termini di idee e proposte.

mercoledì 11 agosto 2010

Piano turistico e disabilità: un progetto del Comune di Roma

Fra tante cattive notizie ne pubblichiamo una buona (articolo di Legafax 8/10).
Niente file ai monumenti per carrozzine e disabili, bus dotati di servizi appositi che portano fino all'ingresso dei luoghi di interesse, itinerari dedicati e guide in braille. Più l'elenco di tutti i ristoranti per celiaci o allergici gravi sul sito del turismo di Roma. Sono solo alcune delle misure contenute nel piano turistico per le persone con disabilità della Capitale. «Un piano operativo al 100% entro l'anno», ha annunciato il vicesindaco con delega al Turismo, Mauro Cutrufo. Le misure, messe a punto dopo un lavoro di circa un anno insieme ai tecnici del Comune e le categorie, riguardano tutte le tipologie di disabilità: dal motorio alla cecità, dal sordomutismo all'obesità.
Una prima parte delle iniziative sono già previste dal piano pullman, con fermate il più vicino possibile all'ingresso dei monumenti. Il resto sarà operativo entro ottobre o al massimo dicembre, un periodo che coincide con l'alta stagione per il turismo romano. Stiamo pensando anche ad itinerari pensati per questo tipo di popolazione, che comprende anche gli obesi gravi; spesso, infatti, chi soffre di questa patologia ha difficoltà motorie simili a chi è offeso agli arti. Per facilitare l'ingresso ai luoghi d'interesse, come musei, chiese o monumenti, si pubblicizzerà il più possibile la Roma-Pass tra le categorie di disabili affinché questi ultimi possano avere accesso immediato. Cinquemila card turistiche di Roma, inoltre, verranno tradotte in braille per i non vedenti.
Ma il piano del Comune ha un occhio di riguardo anche per chi ha problemi o intolleranze alimentari, come celiaci o allergici gravi. Sarà elaborato e reso pubblico tramite il portale www.turismoroma.it un elenco con tutti i punti ristoro pensati per loro, presenti nella Capitale.

Facciamo festa

Pubblichiamo l'editoriale di Legafax 8/10.

Il Presidente della Repubblica, Napolitano, ha istituito il Comitato organizzatore dei festeggiamenti – nel Marzo 2011 – del 150° anniversario dell’Unità/Regno d’Italia.
Anche noi, come – sicuramente – lui, non siamo preoccupati per i corposi “gettoni” da elargire a cotanto “esperti” di organizzazioni festaiole. Anche se ho qualche rammarico per l’occasione perduta, considerata la mia riconosciuta grande capacità di organizzare feste talmente gustose da riempire in una aera di mezz’ettaro oltre 500 festanti
Anche noi, come – sicuramente – lui, non siamo preoccupati per l’ulteriore rimpinguarsi dell’omonimo Fondo-spese ormai gonfiato di molte decine di milioni di euro (cioè, di centinaia di miliardi di vecchie ma buone lire…).
Anche noi, come – sicuramente – lui, non siamo preoccupati per l’inaridimento apportato contemporaneamente al Fondo per i NON Autosufficienti ed al Fondo Sociale: ormai, annose politiche di sprechi e di prebende ci hanno reso la pelle dura e riusciamo ancora a sopravvivere agli schiaffoni.

giovedì 29 luglio 2010

Il bavaglio (concordato e condiviso)

Pubblichiamo uno scritto di Bruno Tescari, Presidente della Lega Arcobaleno, tratto dal periodico "Duende". Al titolo originale abbiamo aggiunto le parole tra parentesi "concordato e condiviso" in quanto a parere di chi scrive questa nota, non solo è condivisibile la tesi di Tescari ma forse al "bavaglio" di Berlusconi, sotto sotto, plaudono in parecchi. Che la nostra non sia mai stata una democrazia è risaputo a livello mondiale ma che non ci sia nessuno o quasi a difendere la libertà e soprattutto ad esercitarla è veramente disarmante. Intanto noi, che combattiamo ogni giorno contro le nostre limitazioni fisiche e contro quelle che la "società civile" ci impone come handicap, siamo forse gli unici a sentire il peso di tutti i bavagli. E qualcosa diciamo e facciamo. Concretamente.
Giampiero Castriciano.


L’iniziativa governativa e parlamentare della norma sulle intercettazioni telefoniche contiene delle disposizioni che spingono gli oppositori a contrastarla, denominandola “Legge-bavaglio”.
A me l’intera norma proposta non piace, per vari motivi. Ma trovo che il termine “bavaglio” sia ipocrita e farisaico: ma come, vogliamo forse asserire che dagli anni ’50 ad oggi – in cui ancora la norma non è approvata dal Parlamento – i media non siano stati imbavagliati? Che in tutti questi decenni l’Informazione pubblica sia stata esauriente, libera, democratica? Lo sia stata da Bernabei in poi (ed ho sospetti per il tempo precedente)?
Se è così, io ho dormito per lunghi decenni il sonno degli ingiusti: dormivo mentre l’intero pianeta che si batteva per i diritti umani – civili – sociali – politici – laici – antipartitocratici in Italia ed altrove (Oriente, Sud America, Africa, Europa dell’Est) era completamente silenziato oppure appena accennato se impostato su fatti di cronaca, nera o quasi da circo.
Dormivo, mentre per affermare la legislazione per la libera mobilità venivo denunciato e processato per “costruzione abusiva su suolo pubblico” in quanto costruttore di “scivoli” ai marciapiedi oppure occupavo autobus – “ghetti per soli sani” – per farli dotare di pedane elevatrici.
Dormivamo tutti, mentre i media ignoravano il nostra passare da questuanti a legislatori sui problemi dell’handicap, mentre ci toglievano – di recente e tuttora – il piccolo spazio, angusto ma comunque utile, della “tribuna per l’accesso”.
Dormiamo ancora tutti, mentre la stupenda manifestazione del 7 Luglio a Montecitorio è passata per una trentina di secondi alla RAI come fosse una fiera folcloristica ma senza un minimo dibattito sulle ragioni, sull’importanza sociale e politica di quella iniziativa, che non era – signori giornalisti – di protesta ma di “proposta”!
I milioni di persone con disabilità e loro famiglie, organizzati in Associazioni e queste in Federazioni, cosa avranno da proporre per la prossima Finanziaria? Cosa hanno proposto negli anni passati? Erano proposte corporative oppure avevano il sapore di proposte per una società veramente civile ed inclusiva?
No, signori dell’Opposizione, signori della Maggioranza, signori dei Media: il bavaglio antidemocratico e fascista non è mai stato tolto; milioni e milioni di emarginati sociali non hanno voce pubblica; prima che vittime da Cronaca Nera siamo vittime del grande bavaglio posto sulla nostra bocca, su tutto il nostro corpo, sul nostro volere essere testardamente soggetti attivi e corresponsabili del destino non solo nostro ma dell’intera collettività . Liberté – Egalité – Fraternité
Bruno Tescari

lunedì 28 giugno 2010

Harakiri

Dal periodico Duende pubblichiamo uno scritto di Bruno Tescari che condividiamo in quanto è sulla stessa linea dello spirito con il quale abbiamo creato Vialibera.

Se un amico si getta dal decimo piano e giunto al terzo ti chiede di aiutarlo, tu puoi solo dirgli che te lo doveva chiedere prima di gettarsi…
Così ora, a chi mi dice che dobbiamo far qualcosa, posso solo rispondere che “prima” non si doveva distruggere quella meravigliosa forza d’urto che era l’aggregazione di molte Associazioni nella FISH; che “prima” si doveva operare per mantenere la compattezza interna, la credibilità esterna, la responsabilità politica della comune partecipazione alle strategie da attuare.
Da anni evidenziamo che dalla politica dei “tavoli” dobbiamo passare alla politica di contrasto netto e chiaro: basta con l’invitare o andare ad incontri ed alla convegnistica di chi ci massacra, non si gioca con i bari, non ci si rassegna ai mancati finanziamenti degli strumenti di libertà come sono le norme contro le B.A., l’assistenza alla persona, la non autosufficienza, ecc.
Non è più possibile giocare a “nascondino” con il Governo, oppure bluffando sulla nostra effettiva forza. Il nostro piagnucolare sulla triste sorte a cui questo Governo – ma anche altri - ci condanna, senza la nostra concreta reazione è, invece, il nostro Harakiri, il suicidio nemmeno “sacro” ed “onorevole” ma solo vigliacco e pigro.
Basta con il chiedere all’avversario prepotente di essere arrendevole: chiediamoci, invece, cosa facciamo noi, vittime innocenti, per costringere l’avversario a cambiare il proprio atteggiamento ostile.
E’ necessaria una nuova Sala della Pallacorda pre-Rivoluzione Francese, per stringere fra noi un nuovo patto di azione con nuovi strumenti di attacco, nuove strategie e nuovi mezzi; è necessario un accerchiamento periferico anziché un unico scontro centrale a Roma.
Abbiamo proposto una apposita Assemblea di tutte le Associazioni, compreso quelle più piccole ma che per la loro azione è altrettanto – o più – importanti di alcune fra le più grosse. Ce la faremo?
Bruno Tescari

sabato 26 giugno 2010

Un primo traguardo raggiunto

Riportiamo la notizia dalla FISH Nazionale.

La mobilitazione delle associazioni delle persone con disabilità sta producendo un risultato di notevole rilievo: il Presidente della Commissione Bilancio del Senato, Antonio Azzollini, e relatore degli emendamenti di Maggioranza, ha annunciato l’abrogazione del primo comma dell’articolo 10 del Decreto Legge 78/2010.
Quel passaggio della Manovra prevedeva l’innalzamento della percentuale di invalidità (da 74 a 85%) ai fini della concessione dell’assegno mensile agli invalidi civili parziali (256,67 euro mensili).
Vengono sostanzialmente accolte le motivazioni espresse, in modo circostanziato, da FAND e FISH in queste settimane: si trattava di una misura del tutto ininfluente per il contenimento della spesa pubblica (30 milioni di euro di risparmio) e che colpiva i “veri invalidi”, privi di reddito e disoccupati, creando sperequazioni e discriminazioni.
Nonostante questo successo, FAND e FISH - le due Federazioni che raggruppano le maggiori e più significative associazioni italiane di persone con disabilità e dei loro familiari - proseguono nella loro mobilitazione, pur sospendendo la manifestazione unitaria prevista per il primo luglio prossimo.
L’attenzione e la vigilanza civica delle due Federazioni sono ora più concentrate sui tagli alla spesa sociale (878 milioni in meno di trasferimenti alle Regioni per la sola assistenza) che porteranno ad un’ulteriore stagnazione delle politiche sociali a favore delle persone non autosufficienti.
Va evidenziato che, dopo l’annuncio dell’abrogazione del comma 1 dell’articolo 10, rimangono nell’immaginario comune i disastrosi effetti della campagna mediatica, funzionale alla Manovra, che ha mescolato ai proclami contro il fenomeno delle “false invalidità” lo stigma, non sempre latente, nei confronti delle persone con disabilità vera. Sono danni su cui le Federazioni dovranno impegnare risorse ed energie in termini di comunicazione e sensibilizzazione: iniziare daccapo quello che da anni tentano di comunicare.

25 giugno 2010

Il Presidente Fish
Il Presidente Fand

Pietro Vittorio Barbieri
Giovanni Pagano

sabato 19 giugno 2010

Presentato il progetto A RUOTA LIBERA
















Presentato il progetto A Ruota Libera, lunedi 14 giugno 2010 presso la Biblioteca Comunale di Pomezia.

Muoversi a ruota libera, senza confini e al di là di ogni barriera. Posti inaccessibili e tortuosi, sentieri e percorsi fortemente accidentati che conducono strettamente a contatto con la natura più incontaminata sono stati fino ad oggi interdetti alle persone con gravi limitazioni alla deambulazione. Luoghi spesso sognati e ammirati soltanto in cartolina. Il sogno è diventato realtà.
Sono due le "Handylette" messe a disposizione dall'Associazione Vialibera Onlus per rendere vero questo sogno. Il progetto è stato messo a punto in stretta collaborazione con l'Associazione Tyrrhenum che curerà invece tutta la parte organizzativa delle gite e delle escursioni.
"Handylette" è una carrozzina monuorota con tanto di sedile, cintura di sicurezza ed ogni altro accessorio per rendere sicuro e confortevole il "viaggio" al disabile motorio accompagnato da due operatori. Non bisogna essere particolarmente esperti per condurre Handylette: basta saper camminare e avere confidenza coi sentieri e i percorsi accidentati. Dove passa una persona, lì può passare anche Handylette! Non fanno paura né le salite né le discese e neppure i sassi, i fossi, i crepacci! E' insomma un mezzo che può essere utilizzato in tutte quelle situazioni di grave inaccessibilità come possono essere, ad esempio, anche le zone archeologiche, le grotte, i ruderi antichi.
Il progetto è stato testato dalle due Associazioni il 23 maggio in una gita appositamente organizzata presso la zona montuosa di Norba-Norma, in provincia di Latina, dove due persone disabili hanno potuto visitare, per la prima volta, un pezzo di montagna incontaminata, le mura ciclopiche e i resti dell'antica città romana. Proiettato in sala il video di questa escursione di prova.
Vialibera e Tyrrhenum hanno progettato ben 12 escursioni da svolgersi in un anno. Vi potranno partecipare ogni volta non più di due persone con disabilità motoria agli arti inferiori che potranno godere gratuitamente di una polizza assicurativa insieme ai quattro operatori volontari. Il trasporto sarà garantito da pullman completamente accessibili, dotati di sollevatore elettro-idraulico.
La prima gita si terrà domenica 27 giugno 2010 e la destinazione saranno le Cascate di Monte Gelato. Essa sarà poi trasmessa dalla rete televisiva GBR COM nel programma "Cronache di Provincia" di Francesca Poddesu. Il secondo appuntamento sarà per il 18 luglio a Monte Livata ed il terzo, tra i più importanti, dall' 8 al 18 agosto presso il Parco dello Stelvio.
I Presidenti delle due Associazioni, Gianni Di Spirito e Giampiero Castriciano, hanno dichiarato: "Il progetto è di assoluta novità e svolge una funzione sociale di tutto rilievo in cui il termine "inclusione" non è una vuota esternazione del pensiero ma una concreta realtà. Ci auguriamo quindi che la stampa ci possa dare una mano per sollecitare la curiosità e l'interesse di qualche sponsor allo scopo di coprire i costi che tutta l'operazione comporta".

Associazione Vialibera Onlus Associazione Tyrrhenum

sabato 8 maggio 2010

2° Congresso Vialibera Onlus: svolta decisiva nella politica dell'Associazione.



Si è concluso all'insegna di una svolta decisiva il 2° Congresso di Vialibera tenutosi sabato 24 aprile all'Università Campus Selva dei Pini di Pomezia. Accanto ai soci sedevano semplici cittadini e personalità del mondo dell'associazionismo, della politica e dell'imprenditoria. Relazione dettagliata quella del presidente che si è soffermato sulle attività svolte e sulla mozione programmatica per l'anno 2010. Analizzando l'attuale scenario nazionale in cui istituzioni pubbliche e private sembrano mettere in secondo piano la dignità delle persone più svantaggiate, umiliando i loro diritti in nome di interessi non sempre legittimi e trasparenti, il presidente Castriciano ha sottolineato: “In questa situazione così grave di indifferenza ed anche di ignoranza dei problemi che investono quotidianamente milioni di persone, le associazioni sono chiamate a svolgere un ruolo sempre più forte ed incisivo. Vialibera ha il dovere di perseguire i suoi obiettivi attraverso un'azione culturale, di informazione, di proposta e di forte confronto che, congiuntamente con altre associazioni, deve pretendere il diretto coinvolgimento delle istituzioni pubbliche”.
Insomma, una rivoluzione contenuta in poche righe in cui si sancisce l'avvio di una nuova e rinnovata collaborazione con le altre associazioni di Pomezia al fine di creare una consulta per la liberazione dall'handicap e di una commissione inter-gruppi in cui i consiglieri comunali di tutti i partiti sono chiamati a misurarsi sui temi della disabilità e tradurre gli impegni in azioni di governo. Stessa linea da adottare per la Provincia e la Regione. “La legalità e il rispetto dei diritti umani – ha continuato la vice presidente, Maricetta Tirrito, - ci impongono un diverso e più duro atteggiamento nei confronti di tutti coloro che fanno orecchie da mercante. Sul fronte dei servizi efficienti e regolamentati spenderemo le nostre migliori forze”.
Appassionato e qualificato l'intervento del prof. Bruno Tescari, presidente della Lega Arcobaleno e vice presidente della FISH Lazio (Federazione Italiana Superamento Handicap). Ha dichiarato: “Vialibera è una delle poche associazioni che elabora politiche sulla disabilità, attuando un programma efficace di interventi culturali, informativi, di rispetto delle regole e di forte confronto”.
Positivi e costruttivi gli interventi dei consiglieri comunali Antonio Maniscalco, Mario Borgo Caratti e dell'ex sindaco di Pomezia Pietro Angellotto. Apprezzamenti e disponibilità a collaborare da Francesco Di Ruocco, presidente della Nuova Lavinium, e da parte di altri intervenuti. Apprezzata e accolta con molto favore la presenza del dott. Fabrizio Scalmato, Direttore della Banca di Credito Cooperativo di Roma.
Modificato all'unanimità lo statuto con lo spirito della più ampia partecipazione democratica, è stato poi rinnovato in toto il Consiglio Direttivo. Respinte da tutti le dimissioni della vice presidente Maricetta Tirrito, ritenuta una colonna portante dell'Associazione, è stata poi riconfermata per acclamazione insieme al presidente uscente Giampiero Castriciano. Riconfermati anche i consiglieri Franco Capozi e Mirella La Bella. Nuovi eletti risultano Patrizia Refrigeri alla carica di Segretario, Paola Fortunati alla Tesoreria e Maria Mazzarella a consigliera. Innumerevoli le adesioni all'Associazione che ora può contare su un potenziale umano e professionale veramente notevole.

Vialibera abbandona il “Tavolo Tecnico per le barriere architettoniche”


Con la Conferenza Stampa tenutasi al bar “La Kermesse” lunedì 12 aprile, l’associazione Vialibera ha sancito pubblicamente il suo abbandono dal “Tavolo Tecnico per le barriere architettoniche”.

Iniziato alle 11,30, l’incontro ha avuto come ospiti la stampa locale e nazionale, l’ex vicesindaco Alba Rosa, il consigliere di maggioranza Marco Borgo Caratti, e i consiglieri di opposizione Antonio Maniscalco, Omero Schiumarini, Angelo D’Avino e  Pietro Angellotto.

 “Il Tavolo tecnico si è dimostrato dannoso oltre che inutile” Ha dichiarato assai mestamente Giampiero Castriciano, presidente dell’associazione.

Già il 15 Dicembre 2007  Vialibera aveva presentato un dossier che illustrava le norme di legge sull’urbanistica in fatto di disabilità, corredate da foto scattate sul territorio pometino.

Anche uno sguardo superficiale gettato sul dossier avrebbe evidenziato in maniera lapalissiana la presenza di gravi ostacoli architettonici: gradini, rampe, cassonetti mal posizionati e ostruttivi, parcheggi non a norma.

Il Comune di Pomezia colse la segnalazione e indisse un bando nel 2008 per l'assunzione di un consulente sulle barriere architettoniche, l’architetto Alfonso Gurreri.

Nonostante il perito venisse retribuito ben 14.000 euro all'anno, gli interventi che avrebbero dovuto non soltanto eliminare, ma scongiurare una futura realizzazione di barriere architettoniche, si sono rivelati  a parere di Vialibera dei pagliativi.

“Con metà della cifra destinata all’architetto Gurreri avrei potuto fare molto di più.” Ha esordito molto provocatoriamente Bruno Tescari, Presidente della Lega Arcobaleno , dirigente regionale della FISH  ed ex membro della Commissione parlamentare sui problemi dell'handicap “A parte che il Comune non dovrebbe far assumere consulenti esterni, perché è lo stesso dirigente dei lavori pubblici che dovrebbe conoscere le leggi e le normative per la eliminazione delle barriere architettoniche”
 
Nonostante l'eventualità che il Comune potesse non avere i fondi, è da ricordare che molte delle misure di abbattimento di tali barriere possono essere effettuate a costi zero, poiché si tratta di spostare qualche cassonetto, o di multare i posteggiatori abusivi: questa serie di fattori assieme alla non istituzionalizzazione del Tavolo Tecnico, ha portato Vialibera ad abbandonare le trattative con il dirigente Curci e l'architetto Gurreri.

"Soltanto Vialibera può tutelare i disabili sia a livello legale che politico" Ha spiegato Maricetta Tirrito, vicepresidente della sottoscritta associazione ad un intervistatore che aveva fatto notare il non coinvolgimento di altre associazioni al tavolo Tecnico "Al contrario di sedicenti associazioni Onlus che nemmeno risultano come tali".

Insieme a Bruno Tescari, Vialibera ha proposto nella conferenza, di aprire un tavolo tecnico in autonomia, per considerare “tutte le tipologie di disabilità” e di favorire l'attuazione della  legge 3/1989. Attraverso
questo dispositivo, negozianti e imprese "meno abbienti" potrebbero chiedere un prestito all'ente pubblico, anziché investire ingenti somme per la realizzazione di opere a favore dei disabili.

Oltre ad essere un importante monito alle istituzioni locali, la Conferenza del 12 aprile tenuta al bar La Kermesse ha voluto essere un'occasione per Vialibera di creare un nuovo fronte autonomo in cui le varie associazioni che si occupano dei portatori di handicap possano cooperare per raggiungere risultati positivi e concreti nella più totale trasparenza e legalità.

Vicenza: 27 marzo 2010 Congresso F.I.S.H.


Riflessioni ed impegni del dopo evento



Sabato 20 febbraio è stato presentato a Torvaianica l’ultimo libro di Tescari “Accesso al sesso – il Kamasabile” che apre le porte ad un mondo pressoché sconosciuto quale è quello della sessualità dei disabili. A raccontare qualcosa della intensa vita di Bruno Tescari è stato il presidente dell’Associazione Nazionale Vialibera Onlus a cui si deve l’iniziativa. Professore di Economia, Tescari ha contratto la polio all’età di due anni, tre mogli, una figlia ed ora anche nonno dopo una vita spesa per l’affermazione dei diritti di tutte le persone. Da ben 35 anni è protagonista sulla scena nazionale in cui ha collaborato alla formazione delle leggi più importanti per le barriere architettoniche, i servizi, la vita autonoma. Nei suoi libri ricorda queste battaglie: “Ghetto per sani”, “Accesso al cesso” ed ora “Accesso al sesso”. L’originalità di quest’ultimo libro, che parla di sesso delle persone disabili, consiste nell’aver dato per la prima volta la parola ai diretti interessati che si raccontano e ci raccontano se fanno sesso e come lo fanno, quali difficoltà incontrano, quali sono le loro paure e i loro confini dovuti soprattutto alle limitazioni del loro corpo. Uno spaccato di vita spesso gioioso ma talvolta anche drammatico come quando, ad esempio, si parla delle persone con disabilità psichica il cui problema investe operatori e famiglie. Ventitre storie senza veli e senza inutili pudori che scuotono i pregiudizi e i perbenismi bigotti e provinciali dei falsi moralisti e degli ipocriti. Un libro provocatore, come l’autore, come la stessa copertina che mette a nudo con naturalezza le parti intime del corpo umano ma le stesse coscienze di ciascuno di noi. Quell’immagine, peraltro coperta da una rosa, riportata nelle locandine che invitavano alla presentazione del libro, è stata dai più in qualche modo esorcizzata con il risultato che pochissimi hanno accettato di affiggerla! Numerose sono state le persone e le associazioni provenienti da altri comuni per assistere all’evento: da Ardea, da Fiumicino, da Nettuno, da Roma, pochissimi i cittadini di Pomezia! Dei politici solo il Consigliere comunale Antonio Maniscalco e delle associazioni solo la Tyrrhenum! Maniscalco ha proposto un approfondimento del tema insieme ad operatori del settore finalizzato all’aiuto alle famiglie. Mi piace la proposta. Vivace ed interessante il dibattito a cui ha partecipato anche l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ardea, Massimiliano Gobbi che ha espresso il desiderio di voler presentare il libro anche nella sua città. L’impegno dell’Associazione Vialibera sarà quello di ripetere l’esperienza in altri comuni tra i quali sicuramente Trieste da cui è pervenuta una specifica richiesta in questo senso.

Pomezia, 25.02.2010
Giampiero Castriciano

venerdì 19 febbraio 2010

I disabili hanno diritto al sesso?



Il Presidente Giampiero Castriciano presenta il libro

ACCESSO AL SESSO
Il Kamasabile

di
BRUNO TESCARI

Sabato 20 febbraio 2010 ore 16,30
Presso “Evento Café”
Viale Francia, 26
Torvaianica (Pomezia)
(accanto al ristorante Pippo L'Abruzzese)
per informazioni: cell. 329.0567398

Dibattono sul diritto di vivere il sesso:
L’Autore
Disabili
Genitori
Associazioni

“La sessualità della persona disabile non è una sessualità speciale, diversa da quella di tutti gli esseri umani. Diverso è il modo di concretizzarla nel fare sesso, ostacolati dai limiti funzionali del loro corpo” (Bruno Tescari)
Bruno Tescari, presidente della Lega Arcobaleno e vicepresidente della Fish (Federazione italiana superamento handicap) è disabile motorio per postumi di poliomielite agli arti inferiori. Da sempre impegnato sui temi della disabilità, si devono a lui molte battaglie: dalle barriere architettoniche ai servizi, fino alla stesura di leggi avanzate in tema di disabilità. Nel suo ultimo libro ha raccolto molte esperienze dirette offrendo uno spaccato piuttosto composito di come viene vissuta la sessualità dai disabili e dalle loro famiglie.
Per molteplici ragioni, per lo più legate a tabù di ordine morale e culturale, la sessualità dei disabili è un argomento di cui difficilmente si parla senza incorrere in atteggiamenti perbenisti o implicitamente ghettizzanti.
230 pagine, con 23 illustrazioni di Anna Benedetti e con 23 interviste a disabili fisici ed a genitori di disabili psichici, che ci raccontano come e se fanno sesso, come lo affrontano, come lo vivono. Se ne parla prescindendo da falsi pudori o pregiudizi, ma semplicemente con l'intento di riportare una serie di testimonianze, in alternativa ai discorsi meramente accademici, i quali risultano piuttosto distanti da come viene vissuta realmente la sfera della sessualità da tutti, disabili compresi.
Un libro che vuole passare la parola ai diretti interessati, dando loro la possibilità di raccontarsi e di raccontare come fanno sesso e quali difficoltà incontrano nel farlo. L'intenzione dell'autore, così come dichiarato nell'introduzione, è quella di superare la erronea percezione per cui i disabili vivono una sessualità diversa da quella degli altri.