giovedì 29 luglio 2010

Il bavaglio (concordato e condiviso)

Pubblichiamo uno scritto di Bruno Tescari, Presidente della Lega Arcobaleno, tratto dal periodico "Duende". Al titolo originale abbiamo aggiunto le parole tra parentesi "concordato e condiviso" in quanto a parere di chi scrive questa nota, non solo è condivisibile la tesi di Tescari ma forse al "bavaglio" di Berlusconi, sotto sotto, plaudono in parecchi. Che la nostra non sia mai stata una democrazia è risaputo a livello mondiale ma che non ci sia nessuno o quasi a difendere la libertà e soprattutto ad esercitarla è veramente disarmante. Intanto noi, che combattiamo ogni giorno contro le nostre limitazioni fisiche e contro quelle che la "società civile" ci impone come handicap, siamo forse gli unici a sentire il peso di tutti i bavagli. E qualcosa diciamo e facciamo. Concretamente.
Giampiero Castriciano.


L’iniziativa governativa e parlamentare della norma sulle intercettazioni telefoniche contiene delle disposizioni che spingono gli oppositori a contrastarla, denominandola “Legge-bavaglio”.
A me l’intera norma proposta non piace, per vari motivi. Ma trovo che il termine “bavaglio” sia ipocrita e farisaico: ma come, vogliamo forse asserire che dagli anni ’50 ad oggi – in cui ancora la norma non è approvata dal Parlamento – i media non siano stati imbavagliati? Che in tutti questi decenni l’Informazione pubblica sia stata esauriente, libera, democratica? Lo sia stata da Bernabei in poi (ed ho sospetti per il tempo precedente)?
Se è così, io ho dormito per lunghi decenni il sonno degli ingiusti: dormivo mentre l’intero pianeta che si batteva per i diritti umani – civili – sociali – politici – laici – antipartitocratici in Italia ed altrove (Oriente, Sud America, Africa, Europa dell’Est) era completamente silenziato oppure appena accennato se impostato su fatti di cronaca, nera o quasi da circo.
Dormivo, mentre per affermare la legislazione per la libera mobilità venivo denunciato e processato per “costruzione abusiva su suolo pubblico” in quanto costruttore di “scivoli” ai marciapiedi oppure occupavo autobus – “ghetti per soli sani” – per farli dotare di pedane elevatrici.
Dormivamo tutti, mentre i media ignoravano il nostra passare da questuanti a legislatori sui problemi dell’handicap, mentre ci toglievano – di recente e tuttora – il piccolo spazio, angusto ma comunque utile, della “tribuna per l’accesso”.
Dormiamo ancora tutti, mentre la stupenda manifestazione del 7 Luglio a Montecitorio è passata per una trentina di secondi alla RAI come fosse una fiera folcloristica ma senza un minimo dibattito sulle ragioni, sull’importanza sociale e politica di quella iniziativa, che non era – signori giornalisti – di protesta ma di “proposta”!
I milioni di persone con disabilità e loro famiglie, organizzati in Associazioni e queste in Federazioni, cosa avranno da proporre per la prossima Finanziaria? Cosa hanno proposto negli anni passati? Erano proposte corporative oppure avevano il sapore di proposte per una società veramente civile ed inclusiva?
No, signori dell’Opposizione, signori della Maggioranza, signori dei Media: il bavaglio antidemocratico e fascista non è mai stato tolto; milioni e milioni di emarginati sociali non hanno voce pubblica; prima che vittime da Cronaca Nera siamo vittime del grande bavaglio posto sulla nostra bocca, su tutto il nostro corpo, sul nostro volere essere testardamente soggetti attivi e corresponsabili del destino non solo nostro ma dell’intera collettività . Liberté – Egalité – Fraternité
Bruno Tescari